Trattamento osteopatico strutturale
Nell’ottica di un approccio massimalista e quindi volto all’osservazione del singolo nella sua totalità, l’osteopatia si avvale del tocco come strumento per veicolare il benessere individuale. Ciò avviene tramite l’applicazione di tecniche che differiscono tra di loro a seconda della sintomatologia riportata, degli apparati coinvolti e anche della risposta tissutale del singolo.
Solitamente il trattamento osteopatico può prevedere quattro tipologie di approcci:
Solitamente il trattamento osteopatico può prevedere quattro tipologie di approcci:
- Approccio strutturale = l’applicazione di queste tecniche è rivolta al ripristino dell’equilibrio del sistema muscolo-scheletrico. In particolare, a seguito di traumi, infortuni o sovraccarichi funzionali, possono instaurarsi problematiche a carico di ossa e/o articolazioni con conseguente insorgenza di dolore.
- Approccio craniale = comprende l’utilizzo di tecniche che possono interessare sia il cranio che il sacro. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato l’esistenza di un movimento ritmico intrinseco del cranio, valutabile tramite la percezione della fluttuazione del liquido cefalorachidiano che si estende, tramite il rachide, al sacro. Particolarmente indicato durante il trattamento dei neonati, le tecniche cranio-sacrali risultano essere delicate ma estremamente efficaci
- Approccio viscerale = questa tipologia di trattamento ha la finalità di garantire il riequilibrio dei sistemi respiratorio, cardiovascolare, gastrointestinale e urogenitale. Sulla base della relazione che intercorre tra struttura e funzionalità viscerale, l’osteopatia mira al ripristino del corretto movimento dei visceri e delle strutture connesse a quest’ultimi
- Approccio fasciale = comprende un insieme di tecniche che agiscono a livello del tessuto connettivo, il cui trattamento influenza in modo indiretto e aiuta a migliorare e alleviare sintomatologie dolorose che interessano ossa, muscoli e legamenti. Spesso utilizzate in fase acuta, questo approccio risulta essere estremamente delicato permettendo però di correlare tra di loro anche distretti anatomici distanti.